Quante volte ci è capitato in tanti anni di attività, di sentirci dire: “Quando mi sento giù, mangio”, oppure “Quando sono ansiosa mi si chiude lo stomaco e non riesco a mangiare”.
Noi pensiamo che la consapevolezza dell’associazione esistente tra affettività e cibo sia già un notevole passo avanti nella coscienza di sé.
E tuttavia l’associazione tra condizione intima e uso inappro-
priato del cibo è una delle tante trappole oggi presenti, che lasciano sempre il problema di fondo intatto e dentro una chiara sensazione di sconfitta.
L’ansia che porta al cibo è, d’altro canto, spesso una condizione legata all’insoddisfazione di sé, della propria vita, del proprio vissuto quotidiano.
Al contrario di questi mezzi ‘esterni’ il cercare di riprendere contatto con la propria Persona e con l’idea di essere degni di amorproprio, comporta l’acquisizione di nuova serenità interiore e di fiducia futura.
L’importante è iniziare a capirsi e imparare a inventarsi.
Il BE è meglio conosciuta in italia come sindrome da abbuffate compulsive.
Il termine inglese ha la stessa radice del termine Bufalo. Quindi in modo più specifico indica ... continua
E' una condizione molto comune dettata da manifestazioni varianti dal piluccamento (spizzicare) fino a condizioni di vera e propria abbuffata magari passando per ... continua
Appare come la ricerca ossessiva di un controllo del peso che si manifesta con un uso inadeguato e continuato di prescrizioni alimentari di ogni tipo e di ogni derivazione... continua
Consulenze, Terapie e Informazioni
Seguici anche su