La cellulite può essere effettivamente considerata una condizione di patologia quando si consideri che è una condizione normale in un numero elevato di donne ma non in tutte. La struttura nodulare tipica delle fasi più gravi si manifesta inoltre con dolenzia alla palpazione e quindi con processi infiammatori in atto evidenti.
Il fatto stesso che sia quasi sempre associata ad un eccessivo accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo indica che per lo meno la condizione metabolica e nutrizionale del soggetto affetto da cellulite (vie di produzione di numerose patologie cardiovascolari, endocrine, etc...) sia da sottoporre a controllo.
Sono state ipotizzate decine di cause tra cui ricordiamo:
Molto probabilmente la verità è che la cellulite sia dovuta alla combinazione di tanti fattori tra cui il profilo ormonale, quello genetico, il microcircolo e l'aumento del tessuto adiposo periferico.
La cellulite si può manifestare in diversi stadi, in diverse aree corporee anche nello stesso soggetto.
Viene normalmente classificata con la scala Nurnberger e Muller che la divide in quattro stadi
0= assenza di segni di cellulite
1= la pelle affetta risulta liscia, ma compaiono segni di cellulite pinzando la pelle o contraendo i muscoli
2= le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle
3= presenza della alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un'area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli
Sono tuttavia da considerare molti altri tentativi di classificazione dove la severità della cellulite viene misurata secondo parametri di densità, dimensioni, profondità e lassità dei tessuti.
La storia naturale della cellulite si caratterizza in genere di tre fasi:
Molte le condizioni che favoriscono l'insorgere del problema cellulitico, tra cui:
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